Diamo i numeri (?)

L’idea di oggi è di analizzare insieme alcuni numeri concreti e ufficiali, scaricabili e verificabili dal sito fitri.it per provare a capire lo stato di salute del movimento.

Il triathlon italiano ha vissuto una lenta, costante e continua crescita fino al 2016. In senso assoluto, in termini numerici, gli anni record per il triathlon italiano sono stati il 2017, 2018 e il 2019 che pressoché si equivalgono. In termini di gare organizzate, atleti partiti e tesserati lo scostamento è davvero esiguo e poco degno di nota.

Nel 2020 c’è stato un vistoso decremento dei numeri a causa del Covid-19. Una situazione di certo migliorata negli anni successivi ma non ancora tornata alla normalità nel 2022.

Nella tabella seguente si possono vedere i numeri delle gare organizzate, degli atleti partiti (ogni atleta può aver preso parte a più gare) e degli atleti partiti per tipo di gara disputata (p.e. se un atleta ha partecipato a 3 triathlon su distanza sprint, viene conteggiato 1 sola volta; se un atleta ha partecipato a 3 triathlon su distanza sprint e ha 4 triathlon su distanza Olimpica, viene conteggiato 2 volte):

AnnoGare organizzateAtleti partitiAtleta conteggiato
solo una volta
per tipo di gara disputata
Tesserati
201550466.49739.51519.396
201655877.15544.24022.000
201755485.80049.70123.191
201856184.04348.13924.010
201956382.96249.99924.094
20209612.54710.43720.112
202136958.64638.81227.917
202251268.88543.82323.790
2023 (al 13/04)737.9696.278ca 20.000
I tesserati sono intesi come: atleti, tecnici, dirigenti, giudici, medici, etc.

Alcune considerazioni su quanto sopra:

  • Più volte sono stati dichiarati in interviste e comunicati stampa ufficiali da parte del presidente e della Federazione Italiana Triathlon numeri gonfiati. Penso che in questo modo non si faccia il bene del nostro movimento.
  • I numeri dovrebbero risultare chiari, essere analizzati in maniera inequivocabile e rappresentare un indicatore dello stato di salute del nostro movimento oltre che metro di misura dell’operato di chi governa il nostro movimento.

Se da una parte il Covid-19, a lungo, ci ha dato delle limitazioni, dall’altra ha fatto avvicinare molte persone alle attività all’aria aperta. Nel periodo immediatamente successivo si sarebbero potute mettere in atto tutta una serie di iniziative per far avvicinare giovani, adulti e diversamente giovani al nostro sport. Cosa successa, per esempio, per l’atletica leggera, la MTB o il ciclismo i cui settori giovanili e non solo “scoppiano”.

Invece, i nostri numeri deficitano e sono ancora lontani dal nostro miglior periodo.